La fotografia: oltre l’attrezzatura

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In un’epoca in cui la tecnologia avanza rapidamente e l’attenzione verso l’attrezzatura è sempre più marcata, emerge una domanda cruciale:

È davvero indispensabile investire cifre esorbitanti in attrezzatura fotografica? 

La risposta non è così automatica o semplice.

Lancio qui una riflessione riportandoti la mia esperienza.
Il mio progetto “13 Coins” mi ha permesso di vincere il primo premio come miglior libro di reportage pubblicato in Europa nel 2010 (Nel video dico 2011 ma ho sbagliato 😅).

Devi sapere che il 70% delle fotografie che rientrano nel libro sono state scattate con un’ottica 20-35 mm f/3.5-4.5, del valore di € 230 ad oggi.

Tra cui questa:

Fotografia che è stata utilizzata di recente dalla rivista Rolling Stone ad aprire un servizio.

Rimane un’ottica economica ma nonostante questo, mi sono portato a casa molte soddisfazioni.
A dirla tutta io ho lavorato per 25 anni con attrezzature modeste.

Ti riporto un aneddoto:
Quando ho fatto la mostra del libro al Centro Internazionale di Fotografia a Verona, uno dei visitatori aveva scritto nel libro ospiti: “Le fotografie sono sfocate”.

Non erano sfocate, il termine giusto sarebbe stato “poco nitide”, su questo glie ne do atto.
Guarda ora un dettaglio ingrandito di una fotografia:

 

Come vedi, la qualità non la fa di certo da padrona e fidati, se oggi una macchina fotografica generasse un file come questo, non ci sarebbe nessun appassionato di fotografia che la comprerebbe… Eppure, con questa “qualità”, io ho portato a casa molte soddisfazioni professionali e riconoscimenti.

Non voglio essere frainteso, è sacrosanto avere la giusta attenzione per la tecnica e la qualità. Rimango però dell’idea che probabilmente l’era digitale ha generato estremismi e fissazioni che spesso non reggono di fronte all’importanza del contenuto e del concetto che c’è dietro uno scatto.

Quello che vorrei passasse è di non lasciarsi sopraffare dall’ansia di possedere l’ultima attrezzatura sul mercato.
La fotografia è una forma d’arte che richiede creatività, visione e dedizione.

Pertanto, prima di investire in costose attrezzature, ricordiamoci che è la nostra abilità nel raccontare una storia attraverso le immagini che farà davvero (e sempre) la differenza.

Prima di salutarti, voglio anche lanciarti un ulteriore spunto di riflessione: il libro “13 Coins” è stato premiato NON solo per le fotografie, ma per l’intero concept del progetto.
L’idea di fondo, l’editing (selezione), impaginazioni e grafica del libro, testi dei colleghi giornalisti, più i prodotti correlati (video DVD e progetto fotografico trasformato in fiaba per bambini che si trova in quarta di copertina).

Insomma, come per un film, in un progetto libro ci si trova a collaborare con molte maestranze e il lavoro dei singoli viene valorizzato dalla forza del gruppo.

Questo è quello che vorrei per te: impegnati in progetti, dai forza alle idee e chiudi un occhio sulla tecnica. (Ho detto un occhio, NON tutti e due).

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